Immagina di camminare tra luci calde e legni antichi. Fuori la neve. Le risate riempiono il salone, i calici tintinnano, e tu indossi quel raffinatissimo abito lungo. Magari seta, magari velluto, magari quel tailleur che non hai mai osato mettere. Ti avvolge un maglioncino leggero, abbinato con cura alla gonna in satin. Niente di troppo ingessato. Sei elegante, sì, ma sei anche comoda. Ti senti una moderna Audrey Hepburn in Sciarada. Perché non è una passerella, è un momento di festa.
Entri nella sala con il profumo del legno e del vino rosso che ti accoglie. Ti togli il cappotto cammello, lasciando intravedere una giacca sartoriale, magari con un dolcevita sotto, o magari un gilet che dà quel tocco in più. Non serve la cravatta, ma se la vuoi, usa il nodo windsor: fa più lord. Se scegli il completo non da cerimonia, ma neanche da ufficio. Oppure pensa a uno spezzato, in palette, lana o velluto, che col whisky in mano sembri James Bond appena uscito dal sarto del Dogui a Cortina.